A Trick Of The Tail
Artista
Genesis
Testo A Trick Of The Tail
Stanco della vita nella città d'oro
senza fare sapere a nessuno dove andava
è andato dove c'erano le torri che aveva visto da bambino
lontano con il sogno di una vita
ha viaggiato a lungo per le larghe strade
le gallerie scintillanti
in cerca di qualcosa da condividere nella sua vita
da nessuna parte
tutto gli appariva così strano
Non avevano né corna né coda
non avevano mai saputo della nostra esistenza
sono sbagliato io perché credo in una città d'oro
che sta a una profonda distanza, egli gridò
e piansero come lo condussero ad una prigione
"la bestia che può parlare ",era scritto sull 'insegna
le creature che spingevano e premevano sul suo corpo
e che domandavano di nuovo la sua storia
ma presto si stancarono della loro preda
la bestia che può parlare?
più come capriccio o mezzo pubblcitario
oh
no
Non avevano né corna né coda
non avevano mai saputo della nostra esistenza
sono sbagliato io perché credo in una città d'oro
che sta a una profonda distanza, egli gridò
e buttarono giù la porta della prigione e uscirono fuori
egli arraffo' una creatura per il collo, dicendo:
qui dietro ai limiti della tua debole immaginazione
ci sono le nobili torri della mia città, luminose e dorate
fammi portare là e ti mostrerò una storia viva
lascia che ti faccia vedere altri uguali a me
perché me ne sono andato?
Non avevano né corna né coda
non avevano mai saputo della nostra esistenza
sono sbagliato io perché credo in una città d'oro
che sta a una profonda distanza, egli gridò
e piansero
e così noi partimmo con la bestia e le sue corna
e la sua folle descrizione della sua casa
dopo molti giorni di viaggio arrivammo ad un picco
dove la bestia fissò lo sguardo intorno e gridò forte
noi seguimmo il suo sguardo e pensammo poteva essere che avessimo visto
un filo d'oro-no,è uno scherzo della vista
ma la bestia se ne era andata e una voce si udì
Non avevano né corna né coda
non avevano mai saputo della nostra esistenza
sono sbagliato io perché credo in una città d'oro
che sta a una profonda distanza, egli gridò
ciao amico, benvenuto a casa.
senza fare sapere a nessuno dove andava
è andato dove c'erano le torri che aveva visto da bambino
lontano con il sogno di una vita
ha viaggiato a lungo per le larghe strade
le gallerie scintillanti
in cerca di qualcosa da condividere nella sua vita
da nessuna parte
tutto gli appariva così strano
Non avevano né corna né coda
non avevano mai saputo della nostra esistenza
sono sbagliato io perché credo in una città d'oro
che sta a una profonda distanza, egli gridò
e piansero come lo condussero ad una prigione
"la bestia che può parlare ",era scritto sull 'insegna
le creature che spingevano e premevano sul suo corpo
e che domandavano di nuovo la sua storia
ma presto si stancarono della loro preda
la bestia che può parlare?
più come capriccio o mezzo pubblcitario
oh
no
Non avevano né corna né coda
non avevano mai saputo della nostra esistenza
sono sbagliato io perché credo in una città d'oro
che sta a una profonda distanza, egli gridò
e buttarono giù la porta della prigione e uscirono fuori
egli arraffo' una creatura per il collo, dicendo:
qui dietro ai limiti della tua debole immaginazione
ci sono le nobili torri della mia città, luminose e dorate
fammi portare là e ti mostrerò una storia viva
lascia che ti faccia vedere altri uguali a me
perché me ne sono andato?
Non avevano né corna né coda
non avevano mai saputo della nostra esistenza
sono sbagliato io perché credo in una città d'oro
che sta a una profonda distanza, egli gridò
e piansero
e così noi partimmo con la bestia e le sue corna
e la sua folle descrizione della sua casa
dopo molti giorni di viaggio arrivammo ad un picco
dove la bestia fissò lo sguardo intorno e gridò forte
noi seguimmo il suo sguardo e pensammo poteva essere che avessimo visto
un filo d'oro-no,è uno scherzo della vista
ma la bestia se ne era andata e una voce si udì
Non avevano né corna né coda
non avevano mai saputo della nostra esistenza
sono sbagliato io perché credo in una città d'oro
che sta a una profonda distanza, egli gridò
ciao amico, benvenuto a casa.