Abney Park
Artista
Abney Park
Testo Abney Park
Buio, per le strade di Londra in cui lui ha cercato delle anime
da solo, non avrebbe mai potuto realizzare i suoi nobili obiettivi
per facilitare i suoi piani, lui trovò contadini e mendicanti
li preparò e gli diede la forza di condividere le sue terre
Benvenuti al parco. Entrate pure dentro casa mia
è affollata ed è buia, ma io riesco ancora a starmene qui da solo
Lui falsificò per loro un'isola persa e solitaria
lontana dalla città dove loro badavano a se stessi lui diede bellezza al posto: vi erano alberi verdi, sabbia bianca
le anime che lì si creavano non stringevano la mano a nessuno
Benvenuti al parco. Entrate pure dentro casa mia
è affollata ed è buia, ma io riesco ancora a starmene qui da solo
Lui era nudo, mentre le persone intraprendevano le loro guerre
quest'isola era il tesoro per cui loro combattevano
amore e onore furono portati avanti senza coraggio
i morti erano vittime distese avanti ogni porta
Benvenuti al parco. Entrate pure dentro casa mia
è affollata ed è buia, ma io riesco ancora a starmene qui da solo
un'isola fatta da me, come l'aveva costruita per sè il vecchio Prospero*
per la mia vita riparerò ai miei errori e sono armato fino all'elsa
Buio, per le strade di Londra in cui lui ha cercato delle anime
da solo, non avrebbe mai potuto realizzare i suoi nobili obiettivi
per facilitare i suoi piani, lui trovò contadini e mendicanti
li preparò e gli diede la forza di condividere le sue terre
Benvenuti al parco. Entrate pure dentro casa mia
è affollata ed è buia, ma io riesco ancora a starmene qui da solo
un'isola fatta da me, come l'aveva costruita per sè il vecchio Prospero*
per la mia vita riparerò ai miei errori e sono armato fino all'elsa
benvenuti al parco!
da solo, non avrebbe mai potuto realizzare i suoi nobili obiettivi
per facilitare i suoi piani, lui trovò contadini e mendicanti
li preparò e gli diede la forza di condividere le sue terre
Benvenuti al parco. Entrate pure dentro casa mia
è affollata ed è buia, ma io riesco ancora a starmene qui da solo
Lui falsificò per loro un'isola persa e solitaria
lontana dalla città dove loro badavano a se stessi lui diede bellezza al posto: vi erano alberi verdi, sabbia bianca
le anime che lì si creavano non stringevano la mano a nessuno
Benvenuti al parco. Entrate pure dentro casa mia
è affollata ed è buia, ma io riesco ancora a starmene qui da solo
Lui era nudo, mentre le persone intraprendevano le loro guerre
quest'isola era il tesoro per cui loro combattevano
amore e onore furono portati avanti senza coraggio
i morti erano vittime distese avanti ogni porta
Benvenuti al parco. Entrate pure dentro casa mia
è affollata ed è buia, ma io riesco ancora a starmene qui da solo
un'isola fatta da me, come l'aveva costruita per sè il vecchio Prospero*
per la mia vita riparerò ai miei errori e sono armato fino all'elsa
Buio, per le strade di Londra in cui lui ha cercato delle anime
da solo, non avrebbe mai potuto realizzare i suoi nobili obiettivi
per facilitare i suoi piani, lui trovò contadini e mendicanti
li preparò e gli diede la forza di condividere le sue terre
Benvenuti al parco. Entrate pure dentro casa mia
è affollata ed è buia, ma io riesco ancora a starmene qui da solo
un'isola fatta da me, come l'aveva costruita per sè il vecchio Prospero*
per la mia vita riparerò ai miei errori e sono armato fino all'elsa
benvenuti al parco!
Note traduzione
*Riferimento a Prospero, protagonista de "La Tempesta"
di Shakespeare: Prospero era il legittimo Duca di Milano
e con la figlia Miranda fu abbandonato su una scialuppa in
mezzo al mare dal fratello usurpatore Antonio. Prospero e
Miranda sopravvissero e trovarono asilo su una piccola isola.
Prospero usò la magia per assoggettare al suo controllo l'isola.