Napule
Artista
Gigi D'Alessio
Testo Napule
Quel giorno un re un regina
Partirono da fuori e vennero qui
Fu una festa e fuori ai balconi erano esposte
Un sacco di bandire per tutta la città
Masaniello portò un babà
Ma la regina voleva mangiare
Fu così che con l'acqua e la farina
Un bel ragazzo la incantò
Poi guardò i colori della bandiera Pensò un momento e disse 'Maestà'
Ora ci agggiungo qualche pomodorino
Con questa mozzarella e un po' di basilico
Poi accese un forno
'Due minuti e ve la faccio assaggiare'
Quella pizza la inventò per la regina
Perciò 'Margherita' dovette chiamarla
Napoli
Lo raccontano Napoli
Sui muri dei vicoli
Puoi leggere la storia di questa bella città
Gennarino a Pozzuoli cresceva
Parlava solo di Gesù alla gente
ma c'era chi non gli credeva
E un giorno di settembre lo volle affrontare
Contro il diavolo niente puoi fare
Ma lui sapeva che Dio era là
E così salì in paradiso e il Vesuvio Con le mani riuscì a fermare
C'era un principe senza casato
che aveva cambiato la sua identità
Diventato un attore importante
per tutta questa gente era il grande Totò
e contento morì in povertà
Per aiutare tanta gente a vivere
Quel principe ricco nel cuore
Quanta allegria ci ha saputo portare!
Napoli
Una notte ero in barca a Sorrento
in un mare elegante vestito di blu
Sotto un cielo pezzato di stelle
da un vecchio terrazzo qualcuno cantò
Una voce cantava per me
non vedevo nessuno perchè
Era il canto del grande Caruso
che il mare l'aveva tenuto per sè
E così iniziasti a suonare
Due parole sapesti inventare
Questa canzone che hai scritto a Sorrento
Ormai tutto il mondo la sa cantare
Partirono da fuori e vennero qui
Fu una festa e fuori ai balconi erano esposte
Un sacco di bandire per tutta la città
Masaniello portò un babà
Ma la regina voleva mangiare
Fu così che con l'acqua e la farina
Un bel ragazzo la incantò
Poi guardò i colori della bandiera Pensò un momento e disse 'Maestà'
Ora ci agggiungo qualche pomodorino
Con questa mozzarella e un po' di basilico
Poi accese un forno
'Due minuti e ve la faccio assaggiare'
Quella pizza la inventò per la regina
Perciò 'Margherita' dovette chiamarla
Napoli
Lo raccontano Napoli
Sui muri dei vicoli
Puoi leggere la storia di questa bella città
Gennarino a Pozzuoli cresceva
Parlava solo di Gesù alla gente
ma c'era chi non gli credeva
E un giorno di settembre lo volle affrontare
Contro il diavolo niente puoi fare
Ma lui sapeva che Dio era là
E così salì in paradiso e il Vesuvio Con le mani riuscì a fermare
C'era un principe senza casato
che aveva cambiato la sua identità
Diventato un attore importante
per tutta questa gente era il grande Totò
e contento morì in povertà
Per aiutare tanta gente a vivere
Quel principe ricco nel cuore
Quanta allegria ci ha saputo portare!
Napoli
Una notte ero in barca a Sorrento
in un mare elegante vestito di blu
Sotto un cielo pezzato di stelle
da un vecchio terrazzo qualcuno cantò
Una voce cantava per me
non vedevo nessuno perchè
Era il canto del grande Caruso
che il mare l'aveva tenuto per sè
E così iniziasti a suonare
Due parole sapesti inventare
Questa canzone che hai scritto a Sorrento
Ormai tutto il mondo la sa cantare
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