Babel
Artista
Mumford & Sons
Testo Babel
Perché so che il tempo ha contato i miei giorni
E io continuerò qualunque cosa tu dica
Ma cavalcherò verso casa ridendo, guardami adesso
Le mura della mia città, stanno crollando
E le mie orecchie sentono il richiamo dei mei figli mai nati
E so che le loro scelte danno colore a tutto quel che ho fatto
Ma spiegherò tutto al figlio del guardiano
Non ho mai trascorso un anno migliore da innamorato
Perché so che la mia debolezza conosce la mia voce
Così ora credo nellla grazia e nella possibilità di scegliere E so che forse il mio cuore è una farsa
Ma sarò nato senza maschera
Come la città che ha nutrito la mia bramosia e il mio orgoglio
Allungo le mie braccia al cielo
E grido Babele! Babele guardami adesso
Poi le mura della mia città, crollano
Mi chiedi dove andremo a stare nel vento che ulula
Mentre tutto quello che vedremo scivolerà in una nuvola
Così scendi dalla tua montagna e fermati dove siamo stati
Sai che il tuo respiro è debole e il tuo corpo esile
Premo il naso sul vetro attorno al tuo cuore
Avrei dovuto saperlo che ero più debole già all'inizio
tu costruirai i tuoi muri e io reciterò la mia parte sanguinosa
Per trascinarli, trascinarli giù
Bene li trascinerò, li trascinerò a terra
So che la mia debolezza conosce la mia voce
E credo nella grazia e nella possibilità di scelta
E so che forse il mio cuore è una farsa
Ma io sarò nato senza maschera
E io continuerò qualunque cosa tu dica
Ma cavalcherò verso casa ridendo, guardami adesso
Le mura della mia città, stanno crollando
E le mie orecchie sentono il richiamo dei mei figli mai nati
E so che le loro scelte danno colore a tutto quel che ho fatto
Ma spiegherò tutto al figlio del guardiano
Non ho mai trascorso un anno migliore da innamorato
Perché so che la mia debolezza conosce la mia voce
Così ora credo nellla grazia e nella possibilità di scegliere E so che forse il mio cuore è una farsa
Ma sarò nato senza maschera
Come la città che ha nutrito la mia bramosia e il mio orgoglio
Allungo le mie braccia al cielo
E grido Babele! Babele guardami adesso
Poi le mura della mia città, crollano
Mi chiedi dove andremo a stare nel vento che ulula
Mentre tutto quello che vedremo scivolerà in una nuvola
Così scendi dalla tua montagna e fermati dove siamo stati
Sai che il tuo respiro è debole e il tuo corpo esile
Premo il naso sul vetro attorno al tuo cuore
Avrei dovuto saperlo che ero più debole già all'inizio
tu costruirai i tuoi muri e io reciterò la mia parte sanguinosa
Per trascinarli, trascinarli giù
Bene li trascinerò, li trascinerò a terra
So che la mia debolezza conosce la mia voce
E credo nella grazia e nella possibilità di scelta
E so che forse il mio cuore è una farsa
Ma io sarò nato senza maschera