A Ti (Con Eros Ramazzotti)
Artista
Ricardo Arjona
Testo A Ti (Con Eros Ramazzotti)
A te sto parlando a te, a te quella che non ascolta,
A te che con ciò che ti avanza mi daresti la luce per accendere i giorni.
A te che giochi a vincermi quando sai bene che ho perso tutto,
A te sto parlando a te anche se importa poco, quello che sto dicendo.
A te sto parlando a te anche se vuol dire perdere tempo,
A te a cui scivola addosso la durezza del pianto e la malinconia,
Se non ho mai detto la verità è perché la verità è sempre stata una bugia
A te sto parlando a te anche se non vale niente quello che sto dicendo.
A te a cui è mancato il coraggio per lottare per te stessa,
A te che ti consoli coprendoti di Chanel le tracce dei miei baci,
A te a cui non rimane niente
A te a cui non rimane niente, niente.
A te che per dispetto stai parlando senza pensare,
A te che mi hai lasciato solo anche quando eri in mia compagnia,
A te a cui non rimane niente,
A te a cui non rimane niente, niente.
A te sto parlando a te così sorda e rassegnata,
A te che dormi con il tuo orgoglio e ti lasci toccare con il tuo rancore a buon mercato,
A te a cui piace fare la martire dividendo colpe che sono solo tue,
A che sto parlando a te perché non c'è nessun altro che capisca ciò che dico.
A te a cui è mancato il coraggio per lottare per te stessa,
A te che ti consoli coprendoti di Chanel le tracce dei miei baci,
A te a cui non rimane niente
A te a cui non rimane niente, niente.
A te che per dispetto stai parlando senza pensare,
A te che mi hai lasciato solo anche quando eri in mia compagnia,
A te a cui non rimane niente,
A te a cui non rimane niente, niente.
A te ormai non rimane niente, e a me rimane per lo meno,
Questa malattia incurabile di amarti tanto
A te ormai non rimane niente.
A te a cui è mancato il coraggio per lottare per te stessa,
A te che ti consoli coprendoti di Chanel le tracce dei miei baci,
A te a cui non rimane niente
A te a cui non rimane niente, niente.
A te che con ciò che ti avanza mi daresti la luce per accendere i giorni.
A te che giochi a vincermi quando sai bene che ho perso tutto,
A te sto parlando a te anche se importa poco, quello che sto dicendo.
A te sto parlando a te anche se vuol dire perdere tempo,
A te a cui scivola addosso la durezza del pianto e la malinconia,
Se non ho mai detto la verità è perché la verità è sempre stata una bugia
A te sto parlando a te anche se non vale niente quello che sto dicendo.
A te a cui è mancato il coraggio per lottare per te stessa,
A te che ti consoli coprendoti di Chanel le tracce dei miei baci,
A te a cui non rimane niente
A te a cui non rimane niente, niente.
A te che per dispetto stai parlando senza pensare,
A te che mi hai lasciato solo anche quando eri in mia compagnia,
A te a cui non rimane niente,
A te a cui non rimane niente, niente.
A te sto parlando a te così sorda e rassegnata,
A te che dormi con il tuo orgoglio e ti lasci toccare con il tuo rancore a buon mercato,
A te a cui piace fare la martire dividendo colpe che sono solo tue,
A che sto parlando a te perché non c'è nessun altro che capisca ciò che dico.
A te a cui è mancato il coraggio per lottare per te stessa,
A te che ti consoli coprendoti di Chanel le tracce dei miei baci,
A te a cui non rimane niente
A te a cui non rimane niente, niente.
A te che per dispetto stai parlando senza pensare,
A te che mi hai lasciato solo anche quando eri in mia compagnia,
A te a cui non rimane niente,
A te a cui non rimane niente, niente.
A te ormai non rimane niente, e a me rimane per lo meno,
Questa malattia incurabile di amarti tanto
A te ormai non rimane niente.
A te a cui è mancato il coraggio per lottare per te stessa,
A te che ti consoli coprendoti di Chanel le tracce dei miei baci,
A te a cui non rimane niente
A te a cui non rimane niente, niente.
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