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Somewhere In Stockholm

Artista Avicii

Testo Somewhere In Stockholm

Sono io proprio lì all'angolo
ascoltavo Wu-Tang Clan nel mio walkman
luci al neon sull'acqua
riflettono la città nella quale mi sono perso
sono io proprio lì all'angolo
un giorno me ne andrò
per un sogno che non avevo
in cui un giorno avrei creduto
è strano come il posto dal quale scappo sia lo stesso posto
a cui penso quando arriva l'occasione è inevitabile, perchè ovunque io vada

Sento gli eco di migliaia di urla
mentre mi distendo per dormire
c'è un buco nero dentro nel profondo di me
che mi ricorda
che ho perso la mia dignità
da qualche parte a Stoccolma
ho perso la mia dignità
da qualche parte a Stoccolma

Vengo da un posto dove
non si dimostrano apertamente le proprie emozioni
affoghiamo i nostri dispiaceri in bottiglie senza fondo
e le lascio galleggiare nell'oceano
vengo da un posto dove
non c'è distinzione tra gli individui
alcuni generalizzano, ma in generale ancora credo
che siamo trattati in modo uguale
mio padre, mia madre, mia sorella, mio fratello i miei amici e tutta la mia famiglia sono lì
la mia speranza e i miei soldi, la mia innocenza
in un certo senso ho quasi perso tutto qui
proprio dove sono stato scoperto
è dove verrò trovato morto
le strade della mia dignità, finchè non tornerò a casa

Sento gli eco di migliaia di urla
mentre mi distendo per dormire
c'è un buco nero dentro nel profondo di me
che mi ricorda
che ho perso la mia dignità
da qualche parte a Stoccolma
ho perso la mia dignità
da qualche parte a Stoccolma

Non sono solo, sono il fuoco che brucia non in città, ma nei sobborghi
un fiume che sta morendo di sente, sono un reverendo che mente in chiesa
una fessura nella stampa
un miracolo che aspetta di accadere
una promessa che non è stata mai mantenuta, uno di quei momenti che non dimenticherai mai
sono quella sensazione dentro quello che tutti conoscono ma nessuno riesce davvero a descrivere
sono il rovesciamento del sangue, ma sono ancora innamorato

Da qualche parte a Stoccolma, ma non sono solo
non devo contare solo su me stesso, sono finalmente a casa
casa a Stoccolma, a cui appartengo

Sento gli eco di migliaia di urla
mentre mi distendo per dormire
c'è un buco nero dentro nel profondo di me
che mi ricorda
che ho perso la mia dignità
da qualche parte a Stoccolma
ho perso la mia dignità
da qualche parte a Stoccolma