Goga E Magoga
Artista
Davide Van De Sfroos
Testo Goga E Magoga
Guarda qua, siamo arrivati, chiusi nell'aragosta corazzata.
Girovagano nella nebbia che asciugano il diluvio con gli stracci.
E velavamo tutto quello che non avevamo, per cercare tutto quello che non avevamo più.
E scappavamo da ogni posto in cui arrivavamo, per trovare un altro posto da lasciare indietro.
Goga e magoga*, è una danza sull'angoscia che gioca
Goga e magoga, la macumba sulla terra che soffoca.
Goga e magoga, il futuro in barca a vela chi lo paga?
Goga e magoga, il tuo Santo protettore ormai si droga!
Guarda qua, siamo arrivati, in testa abbiamo un pesce motosega.
La girandola sulle palle e i sogni degli altri li sistemiamo con la mazza.
Abbiamo gli occhi a damigiana e quaranta mongolfiere tutte piene di palle.
I ricami sul cuscino e le mitragliatrici a nastro sotto il letto.
Goga e magoga, è una danza sull'angoscia che gioca
Goga e magoga, la macumba sulla terra che soffoca.
Goga e magoga, il futuro in barca a vela chi lo paga?
Goga e magoga, il tuo Santo protettore ormai si droga!
E vabè, non fa niente, cadiamo ma è colpa della crisi.
I rifiuti, quelli brutti, li ho nascosti e non li troverai.
Acqua dolce**, acqua stufa, di stare qui a coprire la mia vergogna.
Giù sul fondo c'è il passato, ma il riflesso di quello che siamo è in superficie.
Verde rame! La speranza! E il cemento armato di pazienza.
E l'arcangelo ti presta la sua ala, per asciugare le lacrime dei tuoi occhi.
E l'arcangelo ti presta la sua ala ma noi ci puliamo il naso.
E se non bastano quadri, fiori e picche
usiamo anche i cuori come coltelli.
Sulla scala dei ricordi, sulla scala dei ricordi c'è la melma
E è un posto dove è facile, è un posto dove è facile scivolare.
Goga e magoga, e si rompe anche la sfera della maga.
Goga e magoga, è una danza per cantare chi se ne frega.
Goga e magoga, se spargiamo un po' di sangue dopo asciuga.
Goga e magoga, vogliono tutti fare tombola, mescola!!
Girovagano nella nebbia che asciugano il diluvio con gli stracci.
E velavamo tutto quello che non avevamo, per cercare tutto quello che non avevamo più.
E scappavamo da ogni posto in cui arrivavamo, per trovare un altro posto da lasciare indietro.
Goga e magoga*, è una danza sull'angoscia che gioca
Goga e magoga, la macumba sulla terra che soffoca.
Goga e magoga, il futuro in barca a vela chi lo paga?
Goga e magoga, il tuo Santo protettore ormai si droga!
Guarda qua, siamo arrivati, in testa abbiamo un pesce motosega.
La girandola sulle palle e i sogni degli altri li sistemiamo con la mazza.
Abbiamo gli occhi a damigiana e quaranta mongolfiere tutte piene di palle.
I ricami sul cuscino e le mitragliatrici a nastro sotto il letto.
Goga e magoga, è una danza sull'angoscia che gioca
Goga e magoga, la macumba sulla terra che soffoca.
Goga e magoga, il futuro in barca a vela chi lo paga?
Goga e magoga, il tuo Santo protettore ormai si droga!
E vabè, non fa niente, cadiamo ma è colpa della crisi.
I rifiuti, quelli brutti, li ho nascosti e non li troverai.
Acqua dolce**, acqua stufa, di stare qui a coprire la mia vergogna.
Giù sul fondo c'è il passato, ma il riflesso di quello che siamo è in superficie.
Verde rame! La speranza! E il cemento armato di pazienza.
E l'arcangelo ti presta la sua ala, per asciugare le lacrime dei tuoi occhi.
E l'arcangelo ti presta la sua ala ma noi ci puliamo il naso.
E se non bastano quadri, fiori e picche
usiamo anche i cuori come coltelli.
Sulla scala dei ricordi, sulla scala dei ricordi c'è la melma
E è un posto dove è facile, è un posto dove è facile scivolare.
Goga e magoga, e si rompe anche la sfera della maga.
Goga e magoga, è una danza per cantare chi se ne frega.
Goga e magoga, se spargiamo un po' di sangue dopo asciuga.
Goga e magoga, vogliono tutti fare tombola, mescola!!
Note traduzione
* "andare in Goga e Magoga" vuol dire "andare in un paese lontanissimo";"a Goga Magoga" significa "senza capo né coda"
** Akuaduulza è il titolo di un album di Davide Van De Sfroos che significa, appunto, acqua dolce.