ITU: rapporto sui rifiuti elettronici 2017

ITU: rapporto sui rifiuti elettronici 2017

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L'ITU ha pubblicato il "Rapporto sui rifiuti elettronici del 2017", da cui emerge che nel 2016 sono state prodotte in tutto il mondo 4.470 tonnellate di rifiuti elettronici, equivalenti a 4.500 Torri Eiffel.

La quantità di rifiuti elettronici è in aumento a livello mondiale, rappresentando un rischio significativo per l'ambiente e la salute umana a causa della combustione all'aperto, dello smaltimento improprio e di pratiche di smaltimento non sicure. Allo stesso tempo, ciò pone anche alcune sfide allo sviluppo sostenibile.

I cicli di applicazione e sostituzione sempre più brevi delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione stanno determinando la crescita dei rifiuti elettronici. La società dell'informazione si sta sviluppando a un ritmo accelerato ed è caratterizzata da un continuo aumento del numero di utenti. Attualmente, solo metà della popolazione mondiale utilizza Internet, molte persone possiedono più di un dispositivo connesso a Internet e il ciclo di sostituzione di telefoni cellulari, computer e altri dispositivi si sta accorciando sempre di più. In molti paesi in via di sviluppo il reddito disponibile è in crescita e la spesa della classe media in prodotti elettronici sta portando a un aumento dei rifiuti elettronici. La quantità di rifiuti elettronici generati aumenterà in modo significativo nei prossimi decenni.

Nel 2016, sono stati generati 6,1 kg di rifiuti elettronici ogni ora a livello globale, rispetto ai 5,8 kg all'ora del 2014. Si stima che entro il 2021 la quantità totale di rifiuti elettronici nel mondo aumenterà a 52,2 milioni di tonnellate, quasi 6,8 attacchi/ora.

I dati mostrano che sono state riciclate 8,9 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, pari al 20% del totale.

L'Asia è il Paese in cui viene prodotta la maggiore quantità di rifiuti elettronici. Nel 2016, l'Asia ha generato 18,2 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, seguita dall'Europa (12,3 milioni di tonnellate), dalle Americhe (11,3 milioni di tonnellate), dall'Africa (2,2 milioni di tonnellate) e dall'Oceania (0,7 milioni di tonnellate). Tuttavia, l'Oceania è al primo posto in termini di produzione pro capite di rifiuti elettronici. L'Europa ha il tasso di raccolta dei rifiuti elettronici più alto (35%).

Solo 41 paesi al mondo dispongono di statistiche ufficiali sui rifiuti elettronici. Nei paesi in cui non esistono leggi specifiche, è probabile che i rifiuti elettronici vengano trattati come rifiuti generici, il che comporta un rischio molto elevato di essere gestiti in modo improprio e di rilasciare tossine. La buona notizia è che il 66% della popolazione mondiale vive in paesi con leggi sulla gestione dei rifiuti elettronici, un aumento significativo rispetto al 44% del 2014.

In realtà, i rifiuti elettronici non sono rifiuti senza valore. I rifiuti elettronici generati nel 2016 contenevano materie prime riciclabili per un valore di 55 miliardi di euro.

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